E' finito in tutto il Mare Adriatico il fermo pesca in vigore dal 13 agosto scorso: dopo la ripresa dell'attività dei pescherecci nel tratto da Trieste a Pesaro, il 10 settembre, la Coldiretti Impresapesca informa che è scattatala luce verde anche da dalle Marche e l'Abruzzo fino alla costa adriatica della Puglia. Resta invece in vigore fino al 9 ottobre, prosegue la nota, il divieto di andare in mare per i pescherecci dello Ionio e del Tirreno.
Nel frattempo, a partire dal primo ottobre scatterà la prossima tappa del fermo biologico 2018 nell'alto Tirreno, da Civitavecchia a Imperia, fino al 30 ottobre. Dal 15 settembre si sono fermate le attività in Sardegna per un mese consecutivo mentre per la Sicilia la Regione ha disposto uno stop di un mese nel periodo compreso tra agosto e ottobre a scelta delle imprese.
Coldiretti Impresapesca rileva nella nota di avere chiesto più volte "una radicale modifica di questo strumento di gestione, che non risponde più da tempo alle esigenze della sostenibilità delle principali specie target della pesca nazionale, tanto che lo stato delle risorse nei 33 anni di fermo pesca è progressivamente peggiorato, come anche parallelamente lo stato economico delle imprese e dei redditi". Questo, osserva Coldiretti Impresapesca, ha portato a "un crollo della produzione", con "la perdita di oltre un terzo delle imprese e di 18.000 posti di lavoro. L'auspicio - conclude la nota - è che dal 2019 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie".
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