Tra i comuni dell'Emilia-Romagna
che nel 2022 hanno avuto l'imponibile medio annuo pro capite più
basso spicca Goro, nel ferrarese, con 9.623 euro. Qui la
principale attività economica è quella della pesca delle vongole
e dell'acquacoltura. Il dato viene sottolineato nell'analisi di
Ires Emilia-Romagna sulle dichiarazioni dei redditi presentate
nel 2023: "E' il Comune nel quale vengono dichiarati i redditi
medi più bassi di tutta la regione ed è uno degli 8 comuni
italiani, tutti del nord, che non arrivano a 10.000 euro medi
pro capite", spiega la nota.
La crescita rispetto al 2021 è +1,4%, a fronte dell'andamento
dell'inflazione nel corso di quell'anno che si è attestata all'
8,1%. Goro si conferma anche al vertice assoluto della
classifica dei dieci Comuni emiliano-romagnoli con le quote più
alte di contribuenti che dichiarano da zero a 15.000: il 67,3%,
in sostanza oltre i 2 terzi dei contribuenti della cittadina
ferrarese si colloca in questa fascia bassa. Seguono Morfasso e
Farini nel piacentino, Casteldelci (Rimini) e Bardi (Parma) con
circa la metà dei contribuenti sotto i 15.000. Andando nel
dettaglio delle tipologie di reddito, Goro è penultima (ultima
Zerba nel piacentino) per redditi medi da lavoro dipendente
(15.410) in calo dello 0,9% sul 2021. Torna ultima nella
classifica dei redditi medi da pensione con 11.781, quasi la
metà del dato medio regionale (20.779). Ancora fanalino di coda
per i redditi medi da lavoro indipendente, è il Comune con il
dato più basso: 3.792, quando a livello regionale la media è
31.475.
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