E' quanto chiede, in una nota, l'Ente nazionale Protezione Animali.
"Chiediamo un atto di responsabilità - è
l'appello dell'Enpa - a chi ha il dovere-potere di fermare le
"doppiette" anche per scongiurare l'ipotesi che qualcuno tra i
soccorritori possa diventare un bersaglio, finendo vittima di un
incidente di caccia».
In queste ore Enpa è presente nelle zone colpite dal terremoto
dove sta collaborando al recupero e alla messa in sicurezza
degli animali, prestando loro tutto l'assistenza di cui hanno
bisogno. Ma "la presenza di persone armate nei nostri boschi e
nelle nostre campagne - spiega l'associazione animalista -
rappresenta un ulteriore fattore di rischio per l'incolumità
delle persone - come dimostrano i gravi incidenti di caccia
negli ultimi giorni - e degli animali, anch'essi gravemente
provati dal sisma e che spesso fuggono dalle località
terremotate. Inoltre, nel contesto di una viabilità già
duramente compromessa, lo spostamento degli automezzi dei
cacciatori può andare a interferire con il corretto
funzionamento della macchina dei soccorsi, creare inutili ed
evitabilissime strozzature".
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