Le cannucce sono da tempo sotto accusa perché inquinano i mari. Il governo britannico di recente ha annunciato che le metterà al bando, e diverse catene della ristorazione in Gran Bretagna le hanno già eliminate. Perfino il Torneo di tennis di Wimbledon quest'anno non le fornirà nei suoi bar e ristoranti.
"Sembra una cosa facile - ha detto il vicepresidente esecutivo di Tetra Pak, Charles Brand -, ma in realtà ci sono diversi grossi problemi per produrre una cannuccia di carta che abbia le proprietà richieste". Il materiale deve essere abbastanza robusto per non sfaldarsi a contatto col liquido, ma anche biodegradabile. Secondo Brand, "il nostro team di ricerca è fiducioso di poter trovare una soluzione, e che avremo una cannuccia alternativa di carta pronta al lancio sul mercato a fine anno".
I contenitori Tetra Pak sono di un materiale composito, formato al 74% da carta, al 21% da plastica (polietilene) e al 5% di alluminio. Vanno riciclati insieme alla carta. Le cannucce (e le confezioni di queste) invece sono di plastica. Se non riciclate, finiscono facilmente nell'ambiente, nei corsi d'acqua e nel mare, e vengono spesso inghiottite dagli animali marini.
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