Filetti di pesce e gamberetti coltivati in laboratorio pronti per essere mangiati. E' l'ultima frontiera del cibo in provetta che, dopo la carne alle cellule staminali, punta ai prodotti ittici in vitro con la promessa di mantenere inalterati sapori, consistenze e benefici nutrizionali rispetto a quelli veri.
Un percorso che oltreoceano è già iniziato grazie a diverse start-up californiane di biotecnologia, spinte da un business molto green. Pesce, molluschi e crostacei, infatti, sono alimenti fondamentali per miliardi di persone e le pratiche di pesca non sostenibili stanno decimando gli stock in tutto il mondo; certo ci sono gli allevamenti ittici, ma possono creare una serie di problematiche ambientali.
Da qui l'interesse della Finless Foods per coltivare in vitro filetti di branzino, tilapia, persico e acciuga e della New Wave Foods dedicata invece ai gamberetti. Sperimentazioni interessanti dal punto dell'innovazione tecnologica, ma non come storia del cibo, commenta con l'ANSA la ricercatrice del Crea Stefania Ruggeri. "Forse - ha rilevato - dovremo tentare anche altre strade per assicurare a tutti cibo buono e salutare e rispettare il nostro Pianeta".
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