Quanto alle attività da mettere in cantiere l'anno prossimo, Franceschini prevede ''di mettere a sistema tutte le iniziative straordinarie che ci sono sui cibi locali e farle diventare argomento di promozione nel mondo, soprattutto quelli meno conosciuti; il nostro obiettivo è far scoprire l'infinita quantità di prodotti italiani''.
Il ministro punta a fare dell'Italia un Museo diffuso, mescolando le eccellenze di cui dispone il Paese, dall'arte, alla moda, all'artigianato, passando per l'enogastronomia. A questo proposito Franceschini ha precisato che tra i criteri di gara per la concessione dei servizi di ristorazione all'interno dei musei italiani, dovrebbe esserci non solo quello della convenienza ma anche la possibilità di offrire vino e cibo del territorio in cui si trovano; un modo per far conoscere davvero al turista l'identità locale a 360 gradi.
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