ROMA - In un'annata agricola segnata da siccità e cambiamenti climatici, e davanti alle sfide globali della sicurezza alimentare e della crescita demografica, la filiera agroalimentare italiana chiede innovazione e ricerca in un Manifesto, intitolato "Cibo per la mente: le sfide del sistema europeo", sottoscritto da 13 associazioni a monte e a valle della filiera (Assica, Agrofarma, Assobiotec, Assalzoo, UnaItalia, Confagricoltura, Assitol, Assosementi, Unionzucchero, Uniceb, Aisa, Cia, Assofertilizzanti).
Un appello raccolto dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che, in un videomessaggio, ha sottolineato, "l'impegno affinché l'Italia diventi nel giro di qualche anno Uno dei Paesi guida in ambito europeo per lo sviluppo delle tecnologie legate all'agricoltura di precisione. Obiettivo - ha annunciato il ministro Martina - arrivare al 10% della superficie agricola italiana coltivata anche grazie alle tecnologie legate all'agricoltura di precisione".
Soddisfazione per l'adesione trasversale al Manifesto pro-innovazione è stata espressa dall'imprenditrice agricola di Confagricoltura Deborah Piovan: "in un anno così difficile - ha osservato - con le nuove tecnologie e il biotech nei campi ce la saremmo cavati meglio''.
In questo quadro, Bruno Mazzetti dell'Università Politecnica delle Marche, chiede che "nessuna tecnologia venga esclusa a priori, e che quindi siano ammesse ricerche sulle biotecnologie. Agricoltura di precisione non può essere solo lanciare droni. Va inoltre creato un collegamento tra università, centri di ricerca e le Regioni per cogliere le opportunità aperte in ambito europeo da Horizon 2020, educando le scolaresche all'approccio scientifico e all'impatto tecnologico nei sistemi produttivi''
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