"Non è un mistero, l'Italia vota
'no': noi abbiamo già votato due volte 'no', perché dovremmo
votare 'sì' questa volta?". Lo ha detto il ministro della Salute
Beatrice Lorenzin agli attivisti di Greenpeace, che stamani
hanno protestato davanti al ministero della Salute per chiedere
di opporsi al rinnovo dell'autorizzazione al glifosato il
prossimo 25 ottobre, quando i Paesi Ue saranno chiamati a
votare.
Greenpeace in mattinata ha allestito un tavolo di pietanze per
offrire un simbolico "aperitivo al glifosato" al ministro, e
srotolato uno striscione con la scritta "La salute non è in
vendita, stop glifosato". Due attivisti, vestiti con tuta
protettiva, maschera antigas ed erogatore di pesticidi a spalla,
hanno simulato l'irrorazione con il glifosato del piazzale
davanti al ministero e degli alimenti esposti.
"Noi abbiamo risposto ufficialmente a tutti i canali,
informatevi", ha affermato Beatrice Lorenzin. "Non dovete venire
qui, dovete andare in Unione Europea: andate dai tedeschi, dai
finlandesi, dagli svedesi, dagli spagnoli, dai greci, dai
portoghesi - ha aggiunto - perché il 'no' è sempre stata la
nostra posizione". "Visto che fate Greenpeace - ha detto infine
il ministro - andate a farvi un giro sulle spiagge di Ostia:
plastica, immondizia, schifezze varie, situazioni di
inquinamento, questo dovrebbe essere il vostro compito". "Siamo
molto soddisfatti, - ha commentato Federica Ferrario,
responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia -
finalmente la posizione del governo italiano è chiara e
inequivocabile". "Autorizzare per altri dieci anni una sostanza
che sta già inquinando il nostro ambiente ed è classificata come
probabilmente cancerogena per l'uomo sarebbe un gesto
irresponsabile - ha aggiunto - adesso tocca agli altri Paesi
europei esprimersi con altrettanta fermezza per tutelare la
salute e l'ambiente".
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