Con oltre 1.400 segnalazioni, nel 2017 l'Italia è stato il Paese europeo più attivo nel sistema di allerta rapido europeo per alimenti e mangimi che garantisce la sicurezza alimentare. E' quanto si legge in un rapporto della Commissione Ue. Il primato nell'utilizzo dello strumento per lo scambio di informazioni tra autorità nazionali Ue sulle misure adottate in risposta a questi rischi nasce dal maggior numero di prime notifiche e di risposte a segnalazioni degli altri stati membri. Questo segnala il livello di guardia molto alto che le autorità italiane mantengono sulla sicurezza alimentare, spiegano i tecnici a Bruxelles.
Il maggior numero di notifiche riguarda prodotti di origine spagnola, soprattutto per la presenza di mercurio nel pesce, e nazionali. Come in altri Paesi europei, l'anno passato si è distinto per un aumento delle segnalazioni sul fipronil, la sostanza al centro del caso delle uova contaminate che ha interessato soprattutto Belgio e Olanda nell'estate 2017. Altre segnalazioni dell'Italia riguardano pollame con salmonella o la presenza di aflatossine in noci, prodotti a base di noci e semi.
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