Per l'Italia è "necessaria una reale svolta semplificatrice" della Politica agricola comune. "Le proteste" degli agricoltori "di inizio anno hanno reso evidente che l'attuale modello necessita di aggiustamenti importanti: è necessario proseguire il processo di semplificazione in modo che gli agricoltori possano concentrarsi più sul lavoro che sulla burocrazia". Lo ha dichiarato il ministro dell'agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel suo intervento al Consiglio Ue agricoltura e Pesca sull'attuazione della Pac.
L'Italia - ha proseguito - "insiste sulla necessità di garantire una Pac incentivante e non eccessivamente condizionante". E chiede una svolta di semplificazione "improntata sulla riduzione delle informazioni minime obbligatorie per la descrizione degli interventi e sulle procedure di modifica dei piani strategici estendendo al massimo gli ambiti coperti dalle modifiche semplificate tramite notifica", ha spiegato. Il ministro si è detto preoccupato dalla scadenza di febbraio 2025 quando le ventisette capitali dovranno presentare a Bruxelles la relazione annuale sull'attuazione della Pac. "Una sfida per l'attuazione del piano strategico" vista la mole eccessiva di dati "da trattare con delle previsioni che siano adeguate alle tempistiche e alla situazione generale".
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