ROMA - In Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro nell'ultimo secolo ma la perdita di biodiversità riguarda l'intero sistema agricolo e di allevamento, con il rischio di estinzione che si estende dalle piante coltivate agli animali. E' quanto afferma Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, nel sottolineare pero' "che l'agricoltura italiana ha invertito la rotta grazie a contadini 'custodi', ai mercati di vendita diretta degli agricoltori che hanno offerto un canale di vendita alternativo e ad una nuova sensibilità dei consumatori". "Negli ultimi anni L'Italia è diventata la più 'green' d'Europa - sottolinea la Coldiretti - ed è l'unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni". "In Italia nel secolo scorso - aggiunge Coldiretti - si contavano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell'offerta".
"Grazie all'impegno degli allevatori - continua Coldiretti -, in Italia sono state salvate dall' estinzione 130 razze allevate, tra cui l'asino romagnolo, la capra Girgentana dalle lunghe corna a forma di cavaturacciolo e la gallina di Polverara, ritratta con il caratteristico ciuffo. Un' azione di valorizzazione che si estende anche alle specie vegetali, con la riscoperta dei frutti dimenticati del passato come la pera cocomerina, le giuggiole e il corbezzolo".
"La difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico - conclude Coldiretti - ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA