TORINO - Parte al Muses di Savigliano, seicentesco palazzo della provincia di Cuneo dove ha sede l'Accademia europea delle essenze, il nuovo progetto europeo 'Essica' mirato a introdurre tecnologie innovative nel trattamento delle erbe aromatiche con l'impiego di ultrasuoni, ozonizzazione microonde, essicazione a freddo. Il progetto si occupa di ricerca e sviluppo e ha come obiettivo la tutela del consumatore, salvaguardando nello stesso tempo la naturalezza di questi prodotti, l'ambiente e il paesaggio dei territori del Piemonte e della Francia dove più ci sono queste coltivazioni. Saranno studiate anche nuove forme di confezionamento per preservare al massimo le proprietà delle erbe.
In Italia il 70% delle erbe usate in erboristeria, profumeria e alimentazione è importato dall'estero, per un valore che supera il miliardo di euro. Le nostre esportazioni ammontano a circa 500 milioni. Il settore delle piante officinali è una nicchia ma in espansione. La filiera coinvolge 3mila aziende agricole e la superficie investita in un decennio è più che triplicata. In Piemonte le piante aromatiche e officinali sono un'eccellenza.
Capofila del progetto è l'associazione Terre dei Savoia, che gestiste il Mùses, insieme all'Università di Torino, France Agrimer e il centro Crieppàm di Manosque per la sperimentazione di piante e profumi.
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