Nasce la Federazione europea
Agromercati all'ingrosso. Per la prima volta a Roma, presso la
sede della Camera di Commercio, si sono riunite le federazioni
nazionali per chiedere a Bruxelles e a Strasburgo un
riconoscimento politico ufficiale Ue del settore degli
agromercati all'ingrosso - cioè delle filiere interprofessionali
che lavorano al loro interno (grossisti, produttori agricoli,
operatori logistici). Presenti la federazione francese che
rappresenta anche il Belgio, la spagnola proprietaria di 23
mercati, quella tedesca, greca, portoghese, polacca, e italiana
con Italmercati, ma la neonata cabina di regia è aperta ad altre
realtà e guarda in particolare all'Olanda, Malta e Romania. Un
comparto che, nell'Unione dei 27, distribuisce complessivamente
25 milioni di tonnellate annue di prodotti freschi, assicura
150.000 posti di lavoro, accoglie oltre 25.000 produttori
agricoli e dichiara vendite per 70 miliardi di euro, oltre a
rifornire direttamente o indirettamente quasi 200 milioni di
consumatori europei.
''I mercati all'ingrosso - ha detto Fabio Massimo Pallottini,
il presidente di Italmercati, rete di imprese che associa dieci
dei maggiori centri agroalimentari all'ingrosso italiani - hanno
un peso importante nell'economia e nelle politiche agricole.
Ciononostante finora non abbiamo avuto voce nell'Unione Europea
e un'assenza in quella sede si sta rilevando drammatica.
Attraverso i mercati all'ingrosso si sviluppa oltre il 50%
delle compravendite del fresco e non possiamo più essere fuori
dalle politiche comunitarie e dalle opportunità di finanziamento
e sostegno Ue. Chiediamo in veste unitaria di essere
interlocutori Ue e ci attrezziamo con un coordinamento forte,
frequenza di incontri e con la definizione di un 'Manifesto dei
mercati europei' che presto sarà scritto e
sottoscritto''.
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