A esprimere il giudizio è Assolatte a seguito dell'Economic Partnership Agreement tra l'Unione europea e il Giappone (Epa) firmato oggi a Tokyo.
"Grazie all'accordo,
che non prevede alcuna ratifica da parte degli Stati membri e
che entrerà in vigore appena approvato dal Parlamento europeo, i
formaggi italiani- specifica ancora l'Associazione Italiana
Lattiero Casearia in una nota- godranno di progressive
liberalizzazioni daziarie o vedranno aumentare i contingenti
tariffari".
"I grandi tesori della nostra tradizione casearia saranno
tutelati per la prima volta sul mercato del Sol Levante.
-commenta il presidente di Assolatte Giuseppe Ambrosi- "Siamo a
favore di questo tipo di accordi perché con la crescita delle
nostre esportazioni nel mondo è sempre più importante avere
regole condivise con i nostri partner commerciali. È il solo
modo per incrementare le opportunità delle nostre imprese e per
supportare l'export delle nostre eccellenze".
Per l'Italia il Giappone, precisa ancora Assolatte, è la
decima destinazione di formaggi con un valore che si avvicina ai
70 milioni di euro, in costante crescita e con prospettive
ancora più ottimistiche viste le condizioni previste
dall'accordo che - conclude l'associazione- prevede il
riconoscimento di 18 Indicazioni Geografiche italiane, tra cui
quelle di dieci formaggi: Asiago, Fontina, Gorgonzola, Grana
Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano,
Pecorino Romano, Pecorino Toscano, Provolone Valpadana,
Taleggio
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