Peppe di Napoli, chef eclettico e
verace, è il proprietario della celebre Pescheria di Napoli, nel
quartiere partenopeo di
Pianura. Sul web spopolano i suoi consigli gastronomici e le sue
videoricette, piatti autentici e gustosissimi, spesso rifiniti
con un pizzico di prezzemolo versato a cascata, da qui il detto
che è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica dello
chef. In questo volume racconta la storia di un'impresa, i
ricordi e le ricette del cuore, dalla prima infanzia a oggi.
Chef eclettico e verace, Peppe di Napoli non smette di
affascinare migliaia di curiosi e appassionati grazie alla sua
cucina e
alla sua vitalità. "La mia vita a cascata", edizioni Gribaudo, è
il suo primo libro e racconta i suoi piatti e la sua vita,
sempre vissuta, come ama dire Peppe, a
cascata, con gioiosa abbondanza e generosità. Sapori autentici,
grandi classici della tradizione italiana e piatti creativi si
mescolano ai ricordi di un ragazzino che dal Rione Traiano di
Napoli non ha mai smesso di crescere, fino a diventare uno
degli chef più seguiti d'Italia.
«Nel 1995, a 22 anni, aprii una pescheria tutta mia. E, anche
quella volta, fu una scommessa. Scelsi - ricorda - due locali in
una traversa rispetto alla
strada principale del quartiere Pianura, era un pianoterra
fronte strada spazioso, come serviva a me. Dissero che era una
zona troppo
fuori mano, dissero che la gente non sarebbe mai venuta fino a
lì a comprare, dissero che avrei chiuso in poco tempo».
Peppe di Napoli è nato a Napoli nel 1973. Figlio e nipote di
pescivendoli, comincia da ragazzino a lavorare insieme al
padre. Oggi è il proprietario e chef dell'omonima ristopescheria
a Pianura, quartiere nell'area nord di Napoli. Nel
febbraio 2019 pubblica sulla sua fanpage, con la complicità
della figlia Aurora, una videoricetta che in poche ore
raggiunge il milione di visualizzazioni. In pochi mesi diventa,
grazie alla sua autentica veracità, un personaggio della
rete seguito e amato. Il suo motto è "a cascat… !" definizione
che usa per comunicare abbondanza, generosità e gioia
di lavorare. Il volume è stato scritto dallo chef in
collaborazione con la giornalista Laura Guerra, specializzata in
food.
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