Le marche, il territorio, gli
strumenti di comunicazione per trasformare il cibo da prodotto
ad esperienza: sono questi i focus dell'edizione 2019 di "Food,
Wine & Co, "Food brand: quando il cibo diventa marca".
Il corso organizzato dal master in Economia e Gestione della
Comunicazione e dei Media dell'Università di Roma Tor Vergata si
è articolato in 6 master class che hanno trattato temi relativi
all'esperienza nell'ambito agroalimentare ed enogastronomico con
sessioni tematiche su prodotti, servizi, sapori, luoghi,
tradizioni, eventi e nuove tendenze. Tra i principali driver
emersi, la reputazione dell'azienda e la filiera di
tracciabilità per i prodotti agroalimentari,
vista la sempre crescente attenzione dei consumatori verso i
prodotti che acquistano. "È sempre più interessante
approfondire quali siano gli strumenti del marketing e della
comunicazione adatti a far uscire il cibo dalla mera funzione
materiale di prodotto commodity e farlo diventare un brand"
spiega la curatrice del master Simonetta Pattuglia. Non è un
caso quindi che, secondo quanto emerge da una indagine su web e
marketing effettuata su 225 pmi olearie aderenti a Slow Food,
l'87% delle imprese consideri fondamentale l'investimento in
comunicazione, e che il trend degli investimenti abbia superato
il 2% del fatturato in un arco temporale di tre anni. Forte
attenzione viene data anche al marchio: più del 70% del campione
sostiene che una confezione identificativa sia importante ma
solo il 24% del campione infatti dichiara di adottare già un
piano di marketing mentre il 46%, invece, non ne fa utilizzo.
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