Sono tutti soddisfatti in provincia
di Sondrio per Increase Sfursat, un progetto che ha dato buoni
risultati e consentito di compiere una provvidenziale
radiografia ai vini Sforzato di Valtellina Docg. Ne è scaturita
un'interessante banca dati in grado di risposte tecnico
scientifiche agli operatori del comparto viticolo-enologico in
merito all'impatto che le diverse fasi del processo produttivo
(appassimento e vinificazione) hanno sulle caratteristiche
chimico-fisiche del vino Sforzato di Valtellina, di valutare
tecniche enologiche innovative e adattarle per le uve del
Chiavennasca (così è chiamato il vitigno Nebbiolo in provincia
di Sondrio) nonché di condurre una accurata indagine sulle
caratteristiche delle produzioni enologiche disponibili sul
mercato.
Le azioni del progetto (sostenuto dal Psr della Regione
Lombardia) si sono concentrate su cinque indirizzi: dall'analisi
di due annate produttive, al monitoraggio dei vigneti nelle
diverse fasi vegetative/produttive, all'analisi del processo di
macerazione (a 7, 15 e 40 giorni), alla conduzione delle fasi di
vinificazione e, infine sul posizionamento dei grappoli in
fruttaio (ovvero grappoli appesi, cassette mono-strato, stuoie,
graticci).
"I dati ottenuti rappresentano un'importante base per lo
sviluppo dei vini Sforzato di Valtellina Docg, a beneficio del
tessuto produttivo vitivinicolo valtellinese" commenta Simone
Giacosa, dell'Università degli Studi di Torino, tra i capofila
del progetto.
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