Non ancora stellata, ma sicuramente
stellare: la cucina di Guido Paternollo è il punto d'attrazione
focale del Park Hyatt che, dopo oltre due anni, continua a
confermarsi una delle più buone della città a partire dal
risotto giallo, iperpreciso nell'onda e reso ancor più goloso
dall'aggiunta di midollo gratinato e lardo. Ma sorprendono anche
gli amuse bouche, finger food golosi, i tortelli di
barbabietola, ricotta di pecora, melograno e nduja (quest'ultima
allunga in bocca in un gran finale) e il rombo in due servizi.
In questi giorni, bella la cornice natalizia che incornicia
l'ingresso principale dell'hotel (dal quale si raggiunge anche
la sala della cupola, altro luogo di ritrovo e di cibo): il tema
è il cioccolato, tra lecca-lecca giganteschi all'ingresso in una
cornice tutta illuminata che ne richiama i colori, compresi i
due alberi di Natale marroni che presidiano l'entrata della
sala. Cioccolato anche tra i dessert del menu di Paternollo:
alla carta, 'cioccolato fondente, finocchietto, amarene' e
'soufflé al gianduia e gelato alla nocciola'
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