Pubblico e privato
insieme per dar vita a una rete tesa alla valorizzazione
industriale della canapa. Il progetto, denominato Recagri
(acronimo che sta per Rete Canapa Agricola) propone la
coltivazione della canapa come una moderna chance economica per
una produzione multifunzionale. Il progetto è stato finanziato
con 400mila euro dalla Regione Marche con i fondi del Piano di
Sviluppo Rurale, l'obiettivo è la piena valorizzazione della
canapa per un suo utilizzo no-food, oltre che per quello
alimentare. L'iniziativa prevede, tra l'altro, la realizzazione
di un impianto sperimentale di lavorazione della fibra della
canapa a beneficio del settore tessile, di quello della
plastica, della bioedilizia e della carta. A lavorare su questo
progetto - con l'Azienda agricola Trionfi Honorati di Jesi come
soggetto capofila - sono le Università Politecnica delle Marche
e l'Università di Camerino, aziende dei settori produttivi
interessati, la Confederazione Italiana Agricoltori, l'Enea e i
Comuni di Fabriano e Jesi. Il prototipo che si intende
sviluppare è un impianto di decorticazione multifunzionale a
servizio di un areale di coltivazione medio piccolo. Le
competenze degli enti universitari e di ricerca e l'interesse di
alcune aziende marchigiane nella sperimentazione della materia
prima che sarà fornita permetterà di sviluppare un piano di
lavoro al termine del quale saranno diffusi i risultati
raggiunti a beneficio di ulteriori aziende agricole o dei
settori no-food interessati ad entrare in una delle filiere
previste. Più in particolare, la fibra di canapa, a seconda
della sua lavorazione, può essere impiegata nell'industria
tessile per abbigliamento, calzature e complementi di arredo,
nella carta per la realizzazione di un prodotto a basso impatto
ambientale, nella bioedilizia per mattoni, intonaci e isolanti,
nel settore della plastica per biopolimeri. Insomma, una varietà
di opportunità che si aggiungono a quelle agroalimentare per
olio, bevande, prodotti nutraceutici o farine e loro derivati e
per olii ed estratti per cosmesi e farmaceutica. I Comuni di
Fabriano e Jesi non intervengono direttamente nella fase
operativa, ma hanno offerto il loro supporto istituzionale,
dando la disponibilità di contribuire alla divulgazione delle
conoscenze del progetto e dei risultati finali. Entro l'estate
2022 l'inizio delle sperimentazioni in campo.
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