Presentato oggi il progetto di
promozione enologica e territoriale "I luoghi e le storie del
Bianchello". Una denominazione, quella del Bianchello del
Metauro Doc, che da mezzo secolo caratterizza la produzione
vinicola che insiste sul comprensorio di Fano. La Camera di
Commercio delle Marche, i produttori e l'Azienda speciale Linfa,
braccio operativo dedicata al settore agroalimentare dello
stesso Ente camerale, hanno dato vita a una mappa - digitale e
interattiva - del Bianchello, utile sia a far conoscere questo
vino che il territorio. Un'idea che nasce dal presidente di
Camera Marche, Gino Sabatini: "Ho pensato al Bianchello - ha
spiegato - perché è un prodotto dalla forte identità, giovane e
persino social: adatto a diventare un vino di punta degli
aperitivi, adatto ai tempi che corrono". "Questo - ha aggiunto
il presidente - è il momento di parlare di Km0 e sostenere le
produzioni locali. Soffriamo la chiusura di locali, ristoranti e
altre attività per via della pandemia - ha detto ancora Sabatini
- ma continuiamo a vendere in cantina e on line, gli spostamenti
per acquisti alimentari sono consentiti, salvo che le condizioni
non cambino ancora, negozi e supermercati sono aperti. Ora più
che mai - ha concluso - bisogna pensare a un consumo, oltre che
a un turismo, di prossimità". Sulla stessa lunghezza d'onda
l'assessore regionale all'Agricoltura, Mirco Carloni: "Dobbiamo
essere orgogliosi di promuovere questo vino e questo
territorio". Stando agli ultimi dati disponibili, la produzione
di Bianchello si attesta attorno a 14mila ettolitri e un milione
e 200mila bottiglie. Nelle Marche - è stato ricordato - i vini a
denominazione producono valore per 97 milioni di euro.
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