In un periodo in cui l'interesse
dei consumatori per i vini bianchi cresce con numeri
consistenti, le Marche vivono un momento di crescita. Nella
regione circa il 60% della produzione è dedicata a questa
tipologia di vini e il Verdicchio, vitigno autoctono coltivato
nei Castelli di Jesi e nella zona di Matelica, è protagonista di
questa crescita sui mercati, dove l'estero pesa per il 30% e il
valore complessivo ha raggiunto la cifra record di 75 mln di
euro.
Nel contesto jesino, tra le aziende più premiate dalle guide
ed esperti del settore troviamo Pievalta con la sua eccellente
"Riserva San Paolo", vino che ha meritato nel 2023 il premio
"Miglior Bianco d'Italia" dagli esperti del Gambero Rosso.
Un bianco di grande longevità, capace di evolvere con il passare
degli anni, come dimostrato da una degustazione verticale a
partire dalla prima vendemmia, datata 2004 per giungere al 2021,
ultima annata e attualmente sul mercato.
Le caratteristiche di eleganza, struttura e finezza pienamente
espresse anche nelle annate 2008, 2009 e 2015.
Nata solo 20 anni fa per volontà di Silvano Brescianini, tra i
più importanti produttori di Franciacorta e innamorato da tempo
immemore di questo vitigno marchigiano, Pievalta si distingue
per qualità.
"Abbiamo sempre creduto nel potenziale di questo vitigno, tra
gli autoctoni più importanti d'Italia - afferma Brescianini - ma
ammetto che non è stato facile. Abbiamo impiegato un po' di anni
per capire il vitigno soprattutto perché non c'era una
grandissima letteratura, non si è mai fatta analitica ricerca e
quindi abbiamo imparato un po' dai nostri errori, con pazienza e
molte sperimentazioni".
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