Si è svolta oggi, in occasione in
occasione della Giornata mondiale della terra, al liceo Vincenzo
Gioberti di Torino la cerimonia di premiazione del progetto di
Slow food con il patrocinio e il contributo della Regione
Piemonte 'Donne che Salvano la Terra'. Sono dieci donne
piemontesi che producono cibo 'buono, pulito e giusto', secondo
il motto di Slow food, che possono fornire un esempio agli
studenti (una sessantina quelli presenti) che dovranno scegliere
il loro futuro al termine del percorso scolastico.
"Il nostro liceo è la prima comunità scolastica Slow food -
ha ricordato Miriam Pescatore, dirigente scolastica del Gioberti
- cerchiamo di educare gli studenti all'importanza della
sostenibilità ambientale per fare scelte consapevoli. I valori
legati all'ambiente sono fondamentali per superare le
disuguaglianze e ridurre il gap di genere nelle materie Stem
(Science, technology, engineering and mathematics), orientando
così anche le ragazze verso queste discipline, di cui
l'agricoltura sostenibile è parte".
Alla cerimonia era presente Barbara Nappini, presidente di
Slow food Italia e prima donna alla presidenza
dell'associazione. "Il mondo del cibo racchiude in sé uno dei
preconcetti che maggiormente hanno contribuito a identificare la
donna con la casa e con le mansioni domestiche: non una scelta -
ha commentato Nappini -. Lo stesso è valso per la cura dell'orto
e del giardino, della cucina e della dispensa. Ma il cibo,
coltivato, trasformato, venduto, narrato, può essere anche
strumento di emancipazione. Autodeterminarsi può significare
allontanarsi o reinterpretare i ruoli che la storia e la cultura
hanno cucito addosso alle donne, esercitando il diritto
imprescindibile di esprimere attitudini, competenze, capacità,
desideri, ambizioni".
"Dobbiamo far comprendere che spesso le giovani donne sono le
più brave a scuola ed eccellono anche nelle materie Stem, la
femminilità non viene ancora rappresentata nel modo giusto - ha
aggiunto l'assessora regionale Chiara Caucino -. Le vere
protagoniste sono le donne, bellissime e che hanno il coraggio
di mettersi in gioco".
Le dieci donne premiate sono state selezionate da una
commissione tra le oltre trecento segnalazioni arrivate dalla
rete di Slow food in Piemonte. "La terra è tutto ciò che genera
e dà vita .- ha commentato Vincenzo Camarda, consigliere
comunale a Torino -. Le esperienze come quella di oggi ci
permettono di promuovere la cultura, in particolare quella
legata al cibo e alla sostenibilità ambientale".
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