Angimbè è il nome del bosco che confina con i vigneti, Jalè è il nome che viene dato alle case biancastre delle contrade di campagna, Cubia, così si chiamano le sorgenti naturali e Ramusa altra sorgente situata a Ficuzza, la sesta tenuta della famiglia Cusumano che iniziò nel 2001 a coltivare 180 ettari di vigneti adagiati sulla Piana degli Albanesi, altipiano incontaminato a 700/800 metri sul livello del mare, e oggi esporta in 64 Paesi.
Dal 3 al 7 , si terrà per la prima volta a Palermo, Sicilia
en Primeur, l'annuale kermesse enologica del vino siciliano
ideata dall'Associazione Viticoltori Sicilia - Assovini durante
la quale verranno presentate le etichette distribuite sul
mercato e le anteprime dei vini che stanno ancora maturando in
cantina. Nella giornata di lunedì 7, per la prima volta, la
manifestazione sarà aperta anche al pubblico. Una
manifestazione attesissima che, per la sua 15esima edizione,
sarà ospitata nel Museo Regionale d'Arte Contemporanea, per
celebrare attraverso le eccellenze enoiche in degustazione, il
capoluogo siciliano Capitale della Cultura italiana 2018.
"Quest'anno Sicilia en Primeur assume un significato speciale
per noi perché si svolge a Palermo, la nostra città, nell'anno
in cui è Capitale italiana della Cultura - dice Diego Cusumano -
Lavoriamo per valorizzare i vitigni autoctoni, per tutelare la
materia prima, le uve, e la terra in cui siamo nati, così da
poterne esprimere al meglio l'identità".
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