Lo sguardo sull'identità di Shirin Neshat e la ricerca di Luigi Serafini, e poi la rivoluzione di Che Guevara fino all'arte di Caravaggio in relazione con i pittori del Novecento: sono alcune delle mostre di questa settimana.
MILANO - Al Pac Padiglione d'Arte Contemporanea arriva la mostra di Shirin Neshat "Body of Evidence" a cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti.
In programma dal 28 marzo all'8 giugno, la mostra - la prima ampia personale dell'artista iraniana in Italia - presenta opere filmiche e fotografiche in cui Neshat esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, accanto ai temi del martirio e dell'esilio.
ROMA - Alla Gnam dal 25 marzo al 18 maggio la mostra di Francesca Leone "Zzzz desert". L'installazione, immersa in una composizione di suoni e rumori della natura, rievoca i paesaggi aridi dei film del padre dell'artista. Un insieme di sculture metalliche, che rappresentano rocce del deserto e rose sgargianti, è accompagnato dalla musica di Marco Turriziani, che combina il ronzio delle api con il sussurro del vento e rimbombi metallici. Si intitola "Aspettando Godot" la mostra fotografica di Enzo Ragazzini in programma dal 23 marzo al 16 aprile nei ria lussi art studios. Nel percorso, che esplora la condizione umana metropolitana, è esposta una selezione di scatti della serie Aspettando Godot, ritratti fotografici di persone in attesa, realizzati tra il 1965 e il 2022 in tutto il mondo: dal Maracanà di Rio De Janeiro all'Isola di Wight, dal Perù al Nepal, fino alla stazione Termini di Roma.
FONTANELLATO - Dal 29 marzo al 13 luglio il Labirinto della Masone accoglie "Da Serafini a Luigi. L'uovo, lo scheletro, l'arcobaleno". Curata dalla Fondazione Franco Maria Ricci e dallo stesso artista, la mostra si focalizza sul Codex Seraphinianus, pubblicato per la prima volta proprio da Franco Maria Ricci nel 1981 quando Serafini era ancora sconosciuto: da qui il percorso va alla scoperta di Serafini prima e dopo la creazione di quest'opera fondamentale, concentrandosi principalmente sull'epoca pre-Codex.
BOLOGNA - Al Museo Civico Archeologico dal 27 marzo al 30 giugno è allestita la mostra "Che Guevara tú y todos", curata da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara e Marìa del Carmen Ariet García. In un vero e proprio viaggio dentro la vita del rivoluzionario, l'esposizione presenta oltre 2.000 documenti inediti, tra lettere, diari, fotografie - molte delle quali scattate dallo stesso Che Guevara - e video.
FIRENZE - "Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti", a cura di Cristina Acidini e Claudio Paolini, è allestita dal 27 marzo al 20 luglio a Villa Bardini a Firenze.
Riscoprendo una coppia - lui storico dell'arte, lei scrittrice e traduttrice - che riunì un cenacolo di artisti e intellettuali che hanno plasmato il 900 italiano e non solo, la mostra si articola in 40 dipinti (come il "Ragazzo morso da un ramarro" di Caravaggio e gli "Apostoli" di Jusepe de Ribera), tra disegni e acquarelli, nuclei rilevanti di fotografie originali e di documenti d'archivio.
MORESCO - Resterà aperta fino al 15 giugno la mostra "Flock" di Deborah Napolitano, a cura di Antonello Tolve, allestita al Tomav Experience Torre di Moresco Centro Arti Visive.
Amplificando l'ironico e ormai non più solitario Autoritratto (la pecora nera) del 2017, con questo nuovo progetto l'artista presenta una serie di sculture dedicate alle pecore intese come esseri singolari plurali di una stessa specie, amplificando temi quali l'unicità, la disobbedienza necessaria, l'identità e la singolarità.
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