L'organo della chiesa di San
Michele in Bosco a Bologna festeggia cinquecento anni: si tratta
di uno strumento a canne di grandissimo pregio costruito dal
1524 al 1526 dall'organaro bresciano Giovanni Battista
Facchetti, uno dei più importanti dell'epoca attivo fin dal
1475, soprattutto nel Nord Italia. Lo strumento è inserito in
un'elegante cassa dorata intagliata dall'olivetano Fra' Raffaele
da Brescia. E dunque, per questo importante anniversario è stata
chiamata una delle massime specialiste del genere, la
clavicembalista e organista cilena Catalina Vicens, appena
rientrata da una tournée di cinque concerti in Norvegia, che lo
farà suonare il 20 settembre alle 19.
Per l'occasione, Catalina Vicens, musicista molto conosciuta
a Bologna per ricoprire dal 2021 la carica di Conservatrice del
Museo di San Colombano / Collezione Tagliavini, eseguirà musiche
di compositori spagnoli e italiani come Marc'Antonio Cavazzoni
da Bologna (con brani scritti proprio nel periodo della
creazione dell'organo), di Antonio Cabezon (organista di corte
di Carlo V) e di Adriano Banchieri, organista a San Michele in
Bosco. Il concerto fa parte della rassegna Vista Paradox -
Prospettive culturali, il progetto di archiviozeta pensato per
gli spazi dell'ala monumentale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli
e dell'area di San Michele in Bosco. L'obiettivo è quello di
aprire le porte del Rizzoli alla città, una occasione
straordinaria per mettere in relazione la cultura umanistica e
quella scientifica in uno dei luoghi più belli e storicamente
importanti di Bologna. Il progetto prevede quattro eventi
gratuiti (prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu):
dopo il concerto, si prosegue il 22 con un viaggio nella memoria
attraverso l'archivio del Rizzoli; il 25 tocca alla poesia di
Cristina Campo, per concludere il 27 settembre con una visita
sperimentale con l'effetto cannocchiale nel corridoio della
manica lunga del Complesso monumentale.
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