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Alla Mole di Ancona i capolavori del Mart e della Pinacoteca

Alla Mole di Ancona i capolavori del Mart e della Pinacoteca

Nella mostra curata da Sgarbi le varie sfaccetature del '900

ANCONA, 08 dicembre 2023, 19:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Due mostre ad Ancona affiancano i capolavori provenienti dal Mart - Museo d'arte contemporanea di Trento e Rovereto, a quelli della Pinacoteca Civica 'Francesco Podesti' chiusa per lavori di restauro. Ad ospitarle dall'8 dicembre fino al primo aprile 2024 sono le attigue Sale delle Polveri e Vanvitelli della Mole Vanvitelliana, scelta dall'amministrazione comunale per consentire al pubblico di continuare a vedere le opere della Pinacoteca ed accogliere anche per il futuro mostre di livello internazionale.
    L'esposizione del Mart, curata da Vittorio Sgarbi e Alessandra Tiddia e intitolata 'Dal futurismo all'informale', comprende 34 opere che fotografano l'arte del '900 italiano nelle sue diverse sfaccettature e correnti. Si parte con le tarsie in panno di Fortunato Depero e l'arazzo di Giacomo Balla (firmato Futurballa), autori nel 1915 del manifesto della Ricostruzione futurista dell'Universo, a testimoniare che l'arte va applicata anche alla vita quotidiana, e si prosegue con le opere di aeropittura (paesaggi visti dall'alto) impregnate di dinamismo di Tullio Crali e Mino Delle Site. Poi il ritorno alla tradizione, reinterpretata dai quadri 'metafisici' di De Chirico o dal lavoro 'Natura morta' di Carrà, passando per Morandi e Casorati, fino alla donna stilizzata di Campigli 'L'Idolo', e agli strepitosi oli di Guttuso 'Boogie-woogie' e 'Donna alla finestra'. Infine gli esponenti dell'astrattismo tra cui Carlo Belli e Fausto Melotti, assieme a Giuseppe Capogrossi e Gastone Novelli, accomunati dalla ricerca sul segno, per arrivare allo 'spazialismo' di Fontana e Burri.
    Si avvale invece di una testimonial d'eccezione, la 'Madonna col bambino di Carlo Crivelli' (visibile in una teca fronte-retro), la mostra delle opere della Pinacoteca Civica, 54 in tutto, che offre una panoramica incentrata soprattutto sul '900 non solo della collezione normalmente esposta al pubblico (circa 200 opere), ma anche degli 800 pezzi conservati nei depositi, tra cui 'La notte dei cristalli' di Cagli e un ritratto femminile di Otello Giuliodori.
    Curata da Maria Vittoria Carloni, la mostra espone nella sala dedicata ai vincitori del Premio Marche dagli anni '60 in poi, sculture e quadri di Trubbiani, Rossini, Caglini, Tamburi e Ciussi, mentre all'ingresso la tela della veduta di Ancona di Andrea Lilli (1597) e il 'Ritratto di prete greco ortodosso' del pittore ottocentesco Podesti, cui la Pinacoteca è intitolata, accolgono i visitatori a testimoniare l'identità culturale della città.
    "Questa giornata è il simbolo della rinascita di Ancona - ha detto Sgarbi all'ANSA - con questa mostra che affianca opere dei depositi della Pinacoteca e di quelli del Mart". Un percorso ideato dallo stesso sottosegretario alla Cultura e storico dell'arte, che continuerà nel 2024 con una mostra dedicata a Luigi Serafini e un'altra a Gino De Dominicis, "due artisti legati alle Marche" e nel 2025 con un grande progetto perseguito per anni, "ma sinora mai realizzato": una grande mostra sul Rinascimento Adriatico, "che raccoglierà opere legate alle due sponde dell'Adriatico, da Venezia alla Puglia, alla Dalmazia, con Ancona come baricentro". "Oggi sono felice - ha dichiarato all'ANSA l'assessore alla Cultura del Comune di Ancona Anna Maria Bertini - perché stiamo facendo qualcosa di nuovo per la città, frutto di un lavoro di squadra con le istituzioni culturali del territorio per garantire un'offerta più ampia e qualificata in questo settore". Le due mostre sono visitabili con un unico biglietto. 
   

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