(di Luciano Fioramonti)
Sfumature, delicatezze e ambiguità
di un artista bifronte, protagonista nella prima metà del
Quattrocento della fase di transizione in cui l' antico e la
contemporaneità si confrontano, un irregolare oscurato dal genio
di Masaccio, traghettatore con altri grandi nomi della scena del
suo tempo verso una nuova pittura. Documenta il profilo di un
personaggio per molti versi misterioso la mostra ''Empoli 1424.
Masolino e gli albori del suo tempo'' che la città toscana gli
dedica dal 6 aprile al 7 luglio. Questa prima monografica non
sistematica, curata da Silvia De Luca, Andrea De Marchi e
Francesco Suppa con prestiti da musei italiani e stranieri e
collezioni privatate, presenta otto suoi capolavori - dei circa
40 conosciuti - mai messi insieme in precedenza, in un
allestimento suggestivo nella Chiesa di Santo Stefano e nel
Museo della Collegiata, accanto ad una trentina di altre opere,
da Lorenzo Monaco a Giovanni Francesco Toscani, Bicci di
Lorenzo, per raccontare il contesto di un periodo tanto
particolare. L' esposizione celebra i 600 anni dal quel 1424 in
cui Masolino da Panicale affrescò a Empoli il Ciclo della Vera
Croce proprio per la chiesa degli Agostiniani - di cui restano
solo i disegni preparatori e pochi frammenti - e ruota intorno
alla solenne Pietà dipinta per il Battistero della Collegiata
di Sant' Andrea, una gemma tanto influenzata dalle novità che
andavano affermandosi da essere attribuita nell' '800 appunto a
Masaccio, e che ha ispirato anche Bill Viola per uno dei suoi
celebri video in slow motion.
''Vogliamo mettere a fuoco un momento particolarissimo di
passaggio al Rinascimento - dice all' ANSA Andrea De Marchi - il
culmine dei grandi cambiamenti. Masolino è il personaggio
perfetto per inquadrare la transizione, lui ancora espressione
del gotico internazionale in una polifonia di artisti come
Francesco Montani, Gherardo Starnina, Francesco d' Antoni, Paolo
Schiavo. Di lì a pochi mesi Masolino lavorerà con Masaccio alla
Cappella Brancacci a Firenze''. I due artisti avevano in comune
il nome - Tommaso di Cristoforo il primo e Tommaso di ser
Giovanni, l' altro - ed erano conterranei di San Giovanni
Valdarno. Masolino da Panicale non era nato nel borgo umbro non
distante dal lago Trasimeno, ma a Panicale de' Renacci, toponimo
di quello che era poco più di un podere del borgo toscano, all'
epoca chiamato Castel San Giorgio. A dividerli era invece l'
età. Masolino, del 1383, era più grande di quasi venti anni. Si
sa poco della sua giovinezza e delle opere del primo periodo
legate al gotico internazionale e nulla di chi sia stato
allievo. La sua produzione nota risale intorno al 1420, quando
aveva quasi 40 anni. A Firenze restò pochissimo lasciando in
sospeso il lavoro nella cappella Brancacci, dal 1425 al 1427 fu
in Ungheria, tra gli anni venti e trenta a Roma, poi a Todi e
infine a Castiglione Olona, in Lombardia, dove morì. A Firenze,
dunque, non tornò più forse perchè intuì il valore e la forza di
artisti che stavano affermandosi come Beato Angelico e Filippo
Lippi. ''La mostra di Empoli vuole mettere a fuoco l' origine
di un mondo che gravita intorno a Firenze. L' Arno era
navigabile fino alla città, che fu centro commerciale ricco,
capace di attirare artisti a buon mercato ma anche pittori più
importanti'', dice de Marchi. Anche il giovane Donatello ha
lasciato traccia qui con la bellissima Madonna con bambino in
terracotta del 1408/9 conservata nella chiesa di San Martino a
Pontorme. ''I grandi si capiscono dai minori, la storia dell'
arte non è solo dei vincenti ma rende il posto anche a chi ha
espresso contraddizioni'' sottolinea De Marchi, lanciando la
proposta di dare a Empoli una struttura museale organica e
moderna per le opere delle figure ''laterali'' che qui
operarono. ''Masolino - conclude - non aveva la vocazione a
creare grandi lasciti artistici. La sua qualità principale è la
infinita delicatezza e la mitezza. Tanto Masaccio era nudo,
essenziale, chiaro e forte, quanto Masolino l' esatto opposto.
Un irregolare fuori dagli schemi, apolide, in fondo, fino alla
fine ''.
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