Una mostra in due sedi fa
luce su quattro secoli di storia delle armi da difesa e da
offesa, fra tardo Medioevo e Settecento. È 'Il mestiere delle
armi', in programma a Cortona (Arezzo) dal 24 agosto all'8
settembre, nell'Auditorium centro convegni Sant'Agostino e nello
Spazio espositivo di via Guelfa, nell'ambito di
Cortonantiquaria.
Dalle armi bianche a quelle da fuoco, spiega una nota, sarà
possibile apprezzare, anche grazie a quadri, ricostruzioni,
stampe d'epoca, i grandi fatti d'arme che hanno interessato
Cortona, come gli assedi del re Laodislao di Napoli o del
Principe d'Oranges, fino ai tempi dell'invasione napoleonica e
del "Viva Maria", nonché le evoluzioni dei sistemi di difesa.
Tra le curiosità, oltre al funzionamento degli archibugi, le
tecniche di pronto intervento medico per le ferite riportate
negli scontri e i libri nati per celebrare l'arte della guerra o
quella di Ippocrate. Gli oggetti in mostra provengono dai
depositi dell'Accademia Etrusca di Cortona.
Per Francesco Attesti, assessore alla cultura del Comune di
Cortona, "la mostra collaterale di questa edizione di
Cortonantiquaria, dopo diversi anni di mostre incentrate sul
dialogo fra antico e contemporaneo, ci porta alla storia antica
e a scenari di assedi e resistenze, che dal Medioevo fino
all'arrivo di Napoleone caratterizzarono le vicende di Cortona
come di molte città d'Italia, e che nel nostro immaginario
prendono la forma che il cinema d'autore ha ricostruito per noi.
Oggi mostreremo quali furono nella realtà gli strumenti di
difesa e offesa, il cui antico valore funzionale è oggi
simbolico".
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