RAVENNA - '100 giorni di solitudine' è il tema della mostra fotografica dell'artista palestinese Nidaa Badwan che sarà visibile dal 13 marzo al 2 aprile nello spazio PR2 a Ravenna e rientra tra gli eventi promossi dal Comune nell'ambito della 'Settimana contro il razzismo e le discriminazioni', che ogni anno il 21 marzo celebra la giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. La mostra è composta da una serie di autoscatti realizzati dall'artista durante un esilio autoimposto di 20 mesi nella propria camera da letto a Deir Al-Balah, come protesta contro le violenze subite dai miliziani di Hamas, dopo essere stata arrestata perché senza velo e in compagnia di uomini in un luogo pubblico.
Nei suoi scatti, Nidaa Badwan ricrea il suo personale universo, dove il tempo sembra sospeso, al riparo dalle tragedie del mondo esterno, ritraendo colorate scene di vita quotidiana in netto contrasto con la cruda e grigia realtà che la popolazione di Gaza si trova a vivere. Le foto, simili a pitture, sono un tripudio di colori con chiaroscuri e giochi di luce. Attività comuni, come bere un caffè, lavorare alla macchina da cucire o sbucciare cipolle, diventano, nel mondo creato dall'artista, momenti di intimità e solitudine ai quali lo spettatore viene invitato a far parte, le attività quotidiane sono trasformate in momenti unici, il tempo è sospeso e svincolato dalla realtà esterna.
"Credo che ogni cosa - dice Nidaa Badwan - anche la più semplice delle cose, possa essere riformulata in maniera artistica. L'arte è la forza creatrice che ci permette di rimodellare ciò che è normale e riformularlo in maniera che diventi anormale. L'arte mi permette di essere libera dalla mia comunità e di trovare uno spazio per la mia libertà di espressione".
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