E' saltata la proposta di conciliazione fatta dal giudice nel processo civile che vede opposti a Bologna Anna Maria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi a Carlo Taormina, ex difensore della donna condannata per l'omicidio del figlio Samuele.
La causa aveva preso il via quando Taormina, ex deputato e sottosegretario, citò i coniugi, chiedendo che venissero condannati a pagare onorari mai saldati per 771mila euro; i Lorenzi avevano in seguito presentato domanda per un risarcimento di 200 mila, ritenendosi danneggiati dal coinvolgimento del processo 'Cogne-bis' e sostenendo, inoltre, che fin dall'inizio Taormina aveva pattuito la gratuità della prestazione.
La proposta avanzata dal giudice Pasquale Gianniti, che non ha trovato il consenso delle parti, prevedeva che Lorenzi (presente all'ultima udienza) e Franzoni, assistiti dall'avvocato Lorenzo Imperato, Livio Bonazzi e Cristiano Prestinenzi, pagassero 200mila euro in venti rate al legale, rappresentato dal figlio Giorgio Taormina. Ora la causa civile proseguirà.
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