Due istrici sono stati catturati a
Finale Emilia e a Navicello di Modena lungo gli argini del
Panaro nel piano della Provincia contro le tane sugli argini dei
fiumi. Primo in Italia con queste modalità, è finanziato con 100
mila euro dal commissario alla Ricostruzione, parte di una
strategia complessiva per la sicurezza idraulica. Le tane erano
state da più parti indicate tra le cause della fragilità degli
argini che portarono all'esondazione del Secchia nel gennaio
2014.
Il piano prevede, appunto, la cattura degli esemplari delle
due specie protette, e il loro trasferimento Centro fauna
selvatica Il Pettirosso che li libererà in aree idonee. Alcune
immagini notturne hanno documentato la presenza degli istrici
sugli argini, stimata in alcune decine di esemplari, e la loro
attività di scavo. Col monitoraggio sono state scoperte e chiuse
finora oltre 750 tane di animali vari, e individuate 300
situazioni di rischio tra fessurazioni, legname in alveo e
piccoli cedimenti, tutti risolti.
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