Doveva essere una croce uncinata
al contrario su sfondo rosa, ma è diventato un pugno chiuso
intorno a una margherita: è il simbolo sul manifesto della terza
edizione dell'Error Day (28-29 febbraio), incontri e riflessioni
per vedere nell'errore possibilità di crescita filosofica.
Dedicando l'edizione al potere, l'ideatrice Clelia Sedda puntava
a recuperare l'antico significato orientale della svastica, ma
il suo potere evocativo ancora forte nel ricordo nazista ha
provocato un corto circuito con il Comune di Bologna, tra i
patrocinatori, che non ha voluto sentire ragioni. E il manifesto
è stato cambiato.
In programma incontri su Potere del linguaggio (Lorenzo
Enriques, ad editrice Zanichelli), Errore e terrore (Emilio
Zucca, sostituto Pg di Genova e accusa per fatti Scuola Diaz),
L'hobby gay il potere delle lobby (Vincenzo Branà, presidente
Cassero), Potere dell'amore e feromoni (Gianumberto Accinelli,
entomologo e scrittore) o strategie sbagliate con Massimo
Armellini, giurista e storico militare.
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