Dieci persone, tra cui sette
romeni, due napoletani e un comasco, sono state arrestate dai
carabinieri martedì sera in un appartamento di Pinarella di
Cervia, sul litorale ravennate, usato come centrale per il
phishing. Spartendosi i compiti, i dieci in appena una decina di
giorni erano riusciti attraverso una sofisticata truffa on-line
a mettere le mani su circa 50 mila euro di almeno otto ignari
correntisti sparsi per tutta Italia tra cui anche un laboratorio
analisi della provincia di Siracusa. Gli inquirenti stimano che
il giro di soldi così raggranellati potesse dunque essere
milionario.
Secondo quanto finora verificato dai carabinieri, il comasco
forniva le conoscenze informatiche mentre i due napoletani si
occupavano di reperire i documenti falsi con i quali aprire
conti correnti su cui fare arrivare i bonifici dai conti presi
di mira. Gli altri aprivano i conti e poi giravano i soldi
racimolati su altri conti all'estero. Finora sono state
recuperate solo poche migliaia di euro.
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