La politica di trasparenza
inaugurata dal M5S in Emilia-Romagna "ha preceduto l'indagine"
sulle spese dei gruppi "e si è posta in sintonia con la stessa".
Lo rileva il Gup Rita Zaccariello nelle motivazioni della
sentenza con cui ha assolto l'ex capogruppo Andrea Defranceschi
e l'ex consigliere regionale Giovanni Favia (difeso dall'avv.
Francesco Antonio Maisano), entrambi espulsi dal Movimento.
Il giudice sottolinea come l'ipotesi che abbiano "voluto
lucrare indebitamente sui contributi" si basi su un quadro
indiziario di "assoluta fragilità". E come Defranceschi abbia
messo online i rendiconti delle spese del gruppo consiliare,
"proprio al fine di dimostrare 'coram populo' l'estrema
oculatezza nella gestione del danaro pubblico". Una gestione
"scevra da sprechi che ha avuto un esito di risparmio
complessivo di cui dà atto la stessa polizia giudiziaria". Sui
fondi vincolati alle esigenze di funzionamento, il gruppo "ha
realizzato un risparmio di poco inferiore ad un terzo della
contribuzione".
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