Dopo 5 anni le oltre 100 tonnellate
di detriti contaminati da amianto che si trovano vicino alla
sede della ditta 'Bianchini' a S.Felice sul Panaro (Modena),
sono stati messe in sicurezza. L'amministratore giudiziario
Rosario Di Legami, che gestisce i beni sequestrati nell'ambito
dell'inchiesta Aemilia contro il radicamento della 'ndrangheta
in Emilia, ha infatti provveduto alla copertura della
'montagna', in accordo con la procura di Bologna. La copertura
che era stata messa in precedenza era ormai rotta da tempo. La
Bianchini costruzioni è finita al centro dell'inchiesta perché
ritenuta ditta coinvolta negli affari degli 'ndranghetisti (il
titolare, la moglie ed il figlio sono finiti in manette nel
2015). L'intervento a tutela della salute segue quello simile
nell'area di San Biagio, sempre a S.Felice, altro deposito non
consentito di detriti con amianto legato alla Bianchini. Per
smaltire i detriti vicino all'azienda servirebbero decine di
milioni, la copertura attuale ha garanzia di 5 anni.
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