La 'cannabis di Stato'? Più costosa
e meno gradita ai consumatori, quindi 'fuori mercato' rispetto a
quella illegale di cui non reggerà la concorrenza. Lo prevede
Valter Giovannini, procuratore aggiunto di Bologna, da anni
impegnato in indagini sui reati di droga.
"Premesso - dice - il massimo rispetto per le opinioni di
tutti - a mio avviso la produzione di cannabis attraverso una
filiera legale comporterà il necessario rispetto delle normative
vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di aseticcità della
produzione. Fatalmente, a meno che lo Stato non voglia lavorare
in perdita, costerà di più rispetto a quella illegale".
Per Giovannini, poi, c'è una seconda questione. "Sul mercato
da anni - osserva - si trova cannabis con principio attivo
altissimo e pacificamente dannoso per la salute, soprattutto dei
più giovani. Lo Stato, che deve tutelare la salute pubblica, non
potrà che produrre cannabis con principio attivo basso, che
quindi non sarà gradita ai consumatori e risulterà fuori
mercato".
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