In un quadro nazionale che dipinge
un Paese "vietato ai minori" l'Emilia-Romagna è tra le 4 regioni
italiane con il minor tasso di povertà educativa che colpisce
bambini e ragazzi, ossia "quella condizione che li priva delle
opportunità necessarie per apprendere, sperimentare e coltivare
le proprie competenze e aspirazioni". Ề quanto emerge dal
rapporto "Nuotare contro corrente. Povertà educativa e
resilienza in Italia" diffuso da Save the Children.
L'Emilia-Romagna si posiziona al quart'ultimo posto della
classifica delle regioni con il più alto tasso di povertà
educativa: a fare meglio sono solo Friuli-Venezia Giulia,
Lombardia e Piemonte.
Per quanto l'Emilia-Romagna si segnali tra le regioni con un
basso tasso di povertà educativa più di 1 minore su 3 non fa
sport, il 45% non legge libri e più di 1 su 4 non naviga su
Internet. Due su tre non vanno a teatro (64,8%) o non visitano
siti archeologici (64,3%); 3 su 4 non vanno ai concerti (77,4%),
e quasi la metà non visita mostre o musei (46,1%).
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