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L'esplosione a Borgo Panigale del 6 agosto 2018. Le immagini e la cronaca

Incendio Bologna

L'esplosione a Borgo Panigale del 6 agosto 2018. Le immagini e la cronaca

La vittima era autista esperto

BOLOGNA, 06 agosto 2018, 14:38

FOTO Giorgio Benvenuti

ANSACheck

L 'esplosione in zona Borgo Panigale - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'esplosione in zona Borgo Panigale - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'esplosione in zona Borgo Panigale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Meno di ventiquattr'ore dopo l'incidente che ha provocato una violenta esplosione a Borgo Panigale, sul raccordo A1-A14 di Bologna, il tratto interessato è stato riaperto. Il premier Giuseppe Conte, intanto, ha incontrato, a Cesena e a Bologna, i feriti dell'esplosione invocando un'attenta vigilanza sulla sicurezza. Il giorno dopo l'incidente è più chiaro il bilancio: un morto e 145 feriti. Quattro di loro, i più gravi, sono ricoverati nei reparti grandi ustionati di Cesena e Parma, ma non sono in pericolo di vita. Una ventina sono ancora al Maggiore di Bologna e in altri ospedali della zona, gli altri sono stati medicati e dimessi.

La vittima aveva 42 anni, lavorava per un'impresa veneta di commercio e distribuzione di carburante. Era un autista esperto, che da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile. Un'inchiesta della Procura di Bologna, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti, cercherà di capire quali siano state le cause dell'incidente. Forse una fatale distrazione, oppure un malore o un colpo di sonno. Come ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un'informativa al Senato, il camion sembra non aver frenato.

"Rispetto alla dinamica che si è prospettata e realizzata - ha detto Conte, dopo aver sorvolato in elicottero il luogo dell'incidente e aver incontrato i feriti - possiamo ritenerci fortunati: è stato un terribile incidente, ma i feriti sono tutti in via di guarigione". Decisivo, per evitare che il bilancio delle vittime fosse ancora più drammatico, è stato il tempestivo intervento di poliziotti e carabinieri, molti dei quali rimasti feriti, che hanno allontanato automobilisti e passanti in quei minuti cruciali che hanno separato l'incidente che ha innescato l'incendio e l'esplosione.

L'incidente, tuttavia, ha riportato all'attenzione il tema della sicurezza delle materie pericolose che viaggiano su strada. "Quel che bisogna fare sempre è vigilare sugli standard di sicurezza: vale per il trasporto su strada, ferroviario, a tutti i i livelli", ha detto Conte, anche se non servono, secondo il premier, nuove norme, perché quelle in vigore sono efficaci, anche se si può discutere sull'estensione di alcune regole previste per i trasporti eccezionali anche alle materie infiammabili. I tecnici di Autostrade per l'Italia hanno lavorato tutta la notte per verificare la staticità del ponte che è parzialmente crollato.

Dopo le opportune rassicurazioni, attorno alle 9.30 si è deciso di riaprire il raccordo: si procederà, per diversi mesi, su un'unica carreggiata con una singola corsia per direzione di marcia. Rallentamenti e disagi saranno inevitabili, ma il rischio di tagliare a metà l'Italia, soprattutto in un periodo di esodo per le vacanze, è stato scongiurato. Per riaprire il ponte, come ha detto anche il ministro Toninelli, potrebbero volerci dai tre ai cinque mesi: dipenderà dal fatto se si riusciranno a trovare delle particolari travi di sostegno che dovranno essere acquistate all'estero. Nei prossimi giorni comincerà anche la conta dei danni: l'esplosione ha incendiato numerose macchine, fatto esplodere i vetri di alcune case che si trovano sotto al ponte crollato e danneggiato alcuni esercizi commerciali della zona.

La chiamata in Questura del poliziotto-eroe Riccardo Muci - ASCOLTA

IL VIDEO delle immagini aeree dell'esplosione sulla A14

Un tamponamento violentissimo, un incendio, una tremenda esplosione. Mancavano pochi minuti alle 14 di lunedì 6 agosto, sul raccordo autostradale di Bologna che collega l'A1 all'A14 quando un'autocisterna che trasportava gpl ha centrato in pieno un tir fermo in colonna. E' divampato un incendio, poi la cisterna di gpl, per il surriscaldamento, è esplosa, con un boato spaventoso. Una sola, l'autista dell'autocisterna, la vittima.

Numerosi i feriti: alcuni sono stati colpiti da schegge e detriti, altri hanno riportato pesanti ustioni su varie parti del corpo. Tre di loro, fra i quali un poliziotto della Stradale che insieme a due colleghi stava dirigendo il traffico dopo un precedente incidente, sono stati portati ai centri grandi ustionati di Cesena e Parma, ma non sono in pericolo di vita. La tremenda esplosione ha fatto collassare il ponte dell'autostrada che corre parallela alla tangenziale in un quartiere periferico, ma molto popoloso, della città, quello di Borgo Panigale, noto nel mondo perché è la casa della Ducati.

L'autostrada è stata ovviamente chiusa. L'esplosione dell'autocisterna è stata avvertita in tutta la zona, ha fatto tremare ed esplodere i vetri delle case, ha incendiato e fatto a sua volta esplodere alcune auto, parcheggiate in due autosaloni che si trovavano sotto il ponte. Dall'autocisterna di gpl si è levata un'altissima colonna di fumo, visibile da tutta la città per ore, fino a quando i vigili del fuoco hanno domato le fiamme, anche grazie all'elicottero. Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, ha espresso solidarietà ai feriti, ma ha anche detto che il governo si è attivato per cercare "di garantire una circolazione sufficiente e accettabile in un tratto così importante per il traffico". Importante soprattutto in un periodo di esodo per le vacanze, visto che il raccordo di Casalecchio serve a chi, provenendo da sud, deve andare in Adriatico.

La procura di Bologna, intanto, aprirà un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti. Si tratta di un atto dovuto che servirà ad accertare la dinamica dell'incidente. Le telecamere dell'autostrada che hanno ripreso lo scontro, mostrano chiaramente come l'autocisterna sia andata a schiantarsi violentemente contro un camion che si stava incolonnando a causa del traffico intenso. Potrebbe essere stata una fatale distrazione, un guasto tecnico oppure un malore dell'autista. Il tratto autostradale in questione non sarà posto sotto sequestro. Il fatto che l'esplosione sia arrivata qualche minuto dopo lo scontro ha consentito a molti automobilisti, che stavano passando su quel tratto di autostrada e di tangenziale in quel momento, di allontanarsi per quel tanto che è bastato per salvarsi la vita. 

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