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Caso Carabellò, chiesta la condanna per il falso testamento

Caso Carabellò, chiesta la condanna per il falso testamento

Per l'imputata Simona Volpe, amica della fidanzata morta

BOLOGNA, 09 ottobre 2018, 17:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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l pm della Procura di Bologna Stefano Orsi ha chiesto una condanna a due anni e due mesi per Simona Volpe, accusata di falsificazione e soppressione di testamento. Il processo nacque dall'inchiesta sulla scomparsa di Biagio Carabellò, di cui non si hanno notizie dal 23 novembre 2015 e per cui recentemente la Procura ha chiesto l'archiviazione. L'imputata è un'amica della fidanzata di Carabellò, Elisabetta Filippini, morta nel 2010. Nel testamento Volpe, assistita dall'avvocato Anna Vio, era nominata unica erede, ma tre perizie - dei consulenti della Procura, del Ris di Parma e degli esperti nominati dalla parte civile - hanno concluso per la falsità dell'atto.

Le indagini dei carabinieri avevano preso le mosse dall'esposto dei familiari dello scomparso, assistiti dall'avvocato Barbara Iannuccelli, dopo il ritrovamento a casa di Carabellò di un altro testamento olografo di Elisabetta Filippini, che designava invece il fidanzato come erede di due terzi dei propri beni.
   

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