/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dubuffet, maestro di gioco e meraviglia

Dubuffet, maestro di gioco e meraviglia

A Reggio Emilia 140 opere tra tele, sculture e libri d'artista

ROMA, 31 ottobre 2018, 15:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è tutta la complessità, vivace, dinamica e imprevedibile, di un 'homme-orchestre' come Dubuffet nell'omaggio che la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia rende al suo percorso artistico nel '900 con una grande retrospettiva dal 17 novembre al 3 marzo. Dal titolo "Jean Dubuffet, l'arte in gioco. Materia e spirito 1943-1985", la mostra delinea la parabola di un originale artista artigiano che attorno ai 40 anni ha abbandonato il commercio dei vini per dedicarsi completamente al suo estro creativo ed è stato anche pensatore, letterato, musicista e grande sperimentatore di tecniche e stili. Una poliedricità dimostrata da Dubuffet fino alla morte, nel 1985, che il progetto espositivo, curato da Martina Mazzotta e Frédéric Jaeger, documenta attraverso 140 opere, tra dipinti, disegni, grafiche, sculture, libri d'artista, composizioni musicali, poetiche e teatrali, provenienti dalla Fondation Dubuffet e dal Musée des Arts Décoratif di Parigi, e da collezioni private di Francia, Svizzera, Austria e Italia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza