Lucio Dalla è scomparso sei anni fa ma il suo ricordo è più vivo che mai, attraverso la sua musica ma anche nelle pareti della sua casa bolognese, negli oggetti che amava e che lo incuriosivano. Nel suo pianoforte, nei quadri, nei libri, nelle fotografie, negli Angeli. Un patrimonio culturale, oltre che affettivo, che il pubblico potrà ammirare non più solo in eventi straordinari. Da gennaio la casa in via D'Azeglio, a due passi da Piazza Maggiore, nella quale il cantautore ha vissuto, aprirà le porte con visite guidate, a numero chiuso, tutti i venerdì.
Presentata oggi in conferenza stampa, l'iniziativa "Ci vediamo da Lucio!" è la prima di quelle condivise nel patto di collaborazione appena siglato tra la Fondazione Lucio Dalla e il Comune di Bologna che arriva dopo anni di rapporti non sempre semplici tra amministrazione ed eredi. Un momento salutato come "una svolta" dall'assessore alla Cultura Matteo Lepore.
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