/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Picciafuoco: 'Non so nulla, perdete tempo'

Picciafuoco

Picciafuoco: 'Non so nulla, perdete tempo'

'Non conoscevo Cavallini, da 50 anni mi fate le stesse domande'

BOLOGNA, 09 gennaio 2019, 17:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non so niente, perdete tempo, sono cinquant'anni che mi fate le stesse domande, se dovete arrestarmi fatelo". Nervoso, irascibile, agitato: è apparso così Sergio Piacciafuoco nella testimonianza davanti alla Corte d'Assise, che sta processando l'ex Nar Gilberto Cavallini per concorso nella strage del 2 agosto 1980. Criminale comune, ritenuto all'epoca vicino all'estrema destra (anche se lui ha sempre negato), Picciafuoco fu condannato all'ergastolo nel 1988, come uno degli esecutori materiali dell'attentato, ma poi venne assolto in Appello e in via definitiva dalla Cassazione. Il teste, che il 2 agosto era in stazione a Bologna ("dovevo prendere un treno diretto per Milano, dove andavo a cercare dei nuovi documenti falsi") e rimase ferito, ha detto di aver visto Fioravanti e Mambro solo dopo l'attentato, in carcere o in Tribunale. Cavallini, invece, "non l'ho mai conosciuto, ma l'ho sentito parlare una volta, senza vederlo, mentre ero in isolamento". Tanti i "non ricordo" con cui ha risposto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza