La polizia stradale di Modena, con indagini coordinate dal pm Lucia De Santis, ha individuato il camion 'pirata' che venerdì mattina intorno alle 7 ha investito e ucciso il marocchino 46enne Mourad Taous in via Emilia Est, a Modena, mentre andava a lavoro in bici. Il mezzo pesante è stato individuato a Bergamo. La Polstrada, comandata da Enrico Tassi, si è posizionata lunedì sulla strada, alla stessa ora, cercando di individuare mezzi simili a quello ricercato, la cui targa non era stata immortalata da telecamere di videosorveglianza.
Gli agenti hanno fermato un mezzo corrispondente, di un'azienda di Bergamo, appunto, e l'autotrasportatore alla guida ha riferito che venerdì era di turno un collega, per il trasporto di calce. Così si è risaliti a un 54enne italiano residente a Bergamo. E' scattata la denuncia per omicidio stradale e fuga: quest'ultima ipotesi potrebbe decadere poiché non si sarebbe reso conto dell'investimento. Sul tir sono state trovate tracce biologiche riconducibili alla vittima.
"La procura non ha ritenuto di disporre il fermo dell'indagato in quanto una prima ricostruzione della dinamica del sinistro induce a ritenere che il predetto non si fosse avveduto dell'investimento del ciclista; inoltre, il curriculum lavorativo del conducente del mezzo, che svolgeva da diversi anni l'attività di autotrasportatore, e l'avvenuta acquisizione, seppur a distanza di giorni, di elementi probatori genuini, hanno sconsigliato l'adozione di provvedimenti restrittivi della libertà personale", ha spiegato il procuratore capo di Modena Lucia Musti.
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