La Sinagoga di Reggio
Emilia ospita dal 19 gennaio al 3 febbraio 'Arpad Weisz: dal
successo alla tragedia', mostra illustrata sull'allenatore di
calcio degli anni Trenta perseguitato dalle leggi razziali,
ucciso ad Auschwitz. La mostra, realizzata dal Museo ebraico di
Bologna, è proposta da Istoreco in collaborazione con i Musei
Civici.
Weisz (1896-1944), ungherese di origine ebraica, dopo
un'esperienza calcistica nel campionato italiano degli anni '20
cominciò una brillante carriera di allenatore, vincendo uno
scudetto con l'Inter e due con il Bologna. La sua carriera si
interruppe con le leggi razziali italiane nel 1938. La moglie
Elena e i figli Roberto e Clara morirono ad Auschwitz
nell'ottobre 1942. Weisz, assegnato a un campo di lavoro
nell'Alta Slesia, rimase in vita per altri 15 mesi.
Nell'ambito della mostra, il 26 gennaio (ore 18), sarà
presentato il documentario 'Giusti - Storie di salvati e di
salvatori in Emilia-Romagna', di Mattias Durchfeld e Andrea
Mainardi.
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