Parte a Modena l'atteso investimento per la nuova supercar Maserati. Fca conferma la mission strategica dello stabilimento emiliano e annuncia l'aggiornamento a partire dall'autunno delle linee produttive: saranno dedicate "alla costruzione di particolari vetture sportive ad alte prestazioni" e consentiranno di tutelare i 1.350 lavoratori. E' un altro tassello, dopo le motorizzazioni ibride a Melfi e la 500 elettrica a Mirafiori, del piano industriale da 5 miliardi di investimenti per l'Italia entro il 2021, presentato il 29 novembre dall'ad Mike Manley. "Ora ci aspettiamo da Fca le stesse comunicazioni per il lancio della Jeep Compass per Melfi, del C-suv Alfa Romeo a Pomigliano e la Maserati D-suv a Cassino", commenta il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano.
L'investimento a Modena - dove Maserati è presente da 80 anni - è stato illustrato dal ceo Harald J. Wester all'assessore alle attività produttive dell'Emilia Romagna Palma Costi e al sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. La produzione della supercar, che affiancherà l'Alfa Romeo 4C e le Maserati Granturismo e GranCabrio, comincerà a giugno 2020 e dovrebbe consentire un esaurimento dell'uso degli ammortizzatori sociali.
Un'operazione, spiega la Casa del Tridente, che "esalterà il know-how e l'esperienza acquisita negli anni dagli addetti alla produzione di queste vetture, che richiedono uno specifico ciclo di lavorazioni; un reale connubio tra artigianalità e innovazione, cura dei dettagli fin nei minimi particolari e attenzione alla qualità, per realizzare prodotti unici ed esclusivi in grado di rappresentare il meglio del Made in Italy nel mondo".
I sindacati chiederanno anche un incontro per il settore motori, in particolare per Pratola Serra, Vm di Cento e Termoli. "È un approfondimento da effettuare in tempi brevi in particolare per le flessioni che si stanno riscontrando sui motori Diesel", sottolinea Uliano. La segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, insiste sulla necessità di un confronto sul piano industriale e occupazionale di Fca e chiede all'azienda "l'avvio di un tavolo visto il calo delle vendite e l'aumento degli ammortizzatori sociali". Nessun passo avanti nella trattativa tra Fiom e azienda sul contratto, resta grande la distanza delle posizioni sui punti della piattaforma e sulle relazioni sindacali.
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