Gestione delle fragilità dovute all'allungarsi della vita media, lo studio dei comportamenti per creare nuovi modelli di formazione e l'approfondimento dell'interazione tra uomo e macchina, nella città dove si concentra l'80% della potenza di calcolo di tutta Italia. Sono i campi di collaborazione di un accordo siglato tra l'Università di Bologna e Ibm Italia per un investimento, da parte del colosso americano, di cinque milioni di euro.
Ibm Italia è già alla ricerca di nuovi ingegneri informatici, con competenze tecnico-scientifiche: un primo annuncio per 10 posizioni è già stato pubblicato in tutti gli atenei emiliano-romagnoli e l'obiettivo è di assumere 20 professionisti nei prossimi tre anni. La ricerca per ora si concentrerà nel laboratorio allestito da Ibm nella sua sede bolognese e inaugurato nello scorso novembre ma all'orizzonte c'è il trasferimento al Tecnopolo, il maxi-hub regionale dove convoglieranno tutti i più importanti attori del settore attorno al Centro europeo di meteorologia.
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