L'incontro tra musica e parola risale per alcuni alle origini del linguaggio stesso e una forma di canto potrebbe essere stata il primo atto sonoro comunicativo. Nella storia della musica, e dell'arte, l'intreccio tra le due dimensioni è da sempre al centro di ricerche e sperimentazioni, come quella che negli anni Settanta del Settecento esce dal laboratorio di Jiri Antonín Benda, il compositore tedesco "inventore" del primo melologo.
Proprio uno dei suoi melologhi, 'Medea', apprezzato anche da Mozart, è in scena per Ravenna Festival martedì 18 giugno nel Chiostro della Biblioteca Classense, affidato alla voce recitante di Chiara Muti, che ne cura anche l'elaborazione drammaturgica e la regia 'accompagnata' dal Trio Hager: Marco Mandolini violino, Elke Hager violoncello, Enrico Pompili pianoforte. Il melologo presentato in forma di concerto consente di apprezzare fino in fondo le qualità compositive di un autore perlopiù sconosciuto al grande pubblico e talvolta anche ai musicofili più attenti.
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