"La cimice asiatica si sta
confermando come una nuova piaga per l'agricoltura in Romagna".
Lo sostiene la Cia, associazione degli agricoltori.
In incremento in Romagna e riscontrata in tutte le zone
produttive della regione, pur con una forte variabilità di
presenza, è un insetto molto mobile, prolifico e che si nutre di
diverse piante, sta causando seri danni alla frutticoltura e al
vivaismo, ma non solo. Un insetto contro il quale, al momento,
non esistono strategie di controllo efficaci: tutta la difesa
fitosanitaria effettuata in impianti con forte presenza di
cimici sta dando scarsi risultati.
"In Romagna - dice la Cia - la cimice asiatica ha provocato
danni ingenti nelle drupacee colpendo il 25-30% dei frutti. I
danni sul pero sono importanti e raggiungono in alcune aziende
anche il 100%. Molto numerosa la presenza della cimice asiatica
anche su melo e kiwi, con diversi frutti danneggiati, tolti in
parte con i diradamenti. I danni aumenteranno sicuramente con la
maturazione dei frutti".
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