La quattrocentesca Rocca
di Vignola continua ad essere 'abitata' dall'arte contemporanea:
dopo 'Self expression' di Marina Fulgeri, il secondo
appuntamento di 'Ora più rada ora più densa. Architetture
dell'immaginario' - rassegna di arte contemporanea a cura di
Lucia Biolchini realizzata dalla Fondazione di Vignola -
prosegue con l'intervento di Sabrina Muzi e il suo 'Shan (cap.
2)', dal 21 settembre al 10 novembre.
"È un progetto realizzato durante una residenza in un piccolo
villaggio cinese ai piedi della Grande Muraglia e presentato
durante l'Artweek bolognese - spiega la curatrice - che qui si
presenta in una nuova veste". Oggetto del lavoro di Sabrina Muzi
è la montagna (Shan in cinese), dipinta ad acquerello su lunghi
fogli verticali di carta di riso e su sottili carte cinesi, le
cui stratificazioni seriali e le trasparenze restituiscono un
luogo di sovrapposizioni temporali e spaziali. Dal 14 dicembre
al 2 febbraio la rassegna proporrà poi Alessandro Moreschini con
'Beata solitudo'.
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