Il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti passa dagli arresti domiciliari all'obbligo di dimora nel Comune di residenza, Albinea. È questa la decisione del tribunale della Libertà di Bologna sul ricorso della difesa del primo cittadino, attualmente sospeso dopo il coinvolgimento nell'inchiesta 'Angeli e Demoni' della Procura di Reggio Emilia in cui risponde di abuso di ufficio e falso.
Carletti, sospeso e attualmente ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sugli affidi della Procura di Reggio Emilia, ha presentato una querela segnalando 147 fra post e mail dal contenuto ritenuto offensivo o minatorio nei suoi confronti. Tra i denunciati c'è anche Luigi Di Maio, per un post pubblicato il giorno delle ordinanze di custodia cautelare, con l'immagine di Carletti con la fascia tricolore e la scritta 'il sindaco del Pd che faceva affari coi bambini'".
Intanto il tribunale della Libertà di Bologna ha rigettato l'appello del pm di Reggio Emilia, Valentina Salvi, che aveva chiesto misure cautelari per il sindaco di Bibbiano e per altri quattro indagati nell'inchiesta 'Angeli e Demoni'. I giudici hanno confermato la decisione del gip di Reggio Emilia, ritenendo priva di gravità indiziaria una delle ipotesi di abuso d'ufficio contestate a Carletti relativa all'affidamento di incarichi legali.
Il ricorso della Procura sul punto si era discusso in udienza il 6 settembre, mentre deve ancora arrivare la decisione, sempre dei giudici della Libertà, sull'appello della difesa di Carletti contro gli arresti domiciliari a cui è sottoposto da fine giugno, sempre per reati che non riguardano i presunti abusi terapeutici sui minori al centro dell'inchiesta